Nonostante i numerosi tentativi di accensione può succedere che la moto non riparta anche dopo pochi giorni di inattività, motivo per cui la soluzione più idonea potrebbe essere quella di smontare la batteria rimuovendola totalmente al fine di metterla sotto carica: mediamente il tempo necessario di carica oscilla tra le 12h alle 18h. Ma può accadere che le prestazioni della batteria non siano le stesse di quelle precedenti all'inconveniente e per questo, bisogna evitare questa situazione. Infatti, quando il veicolo resta fermo a lungo, è consigliabile staccare la batteria o, se possibile, usufruire di un mantenitore di carica che non danneggi l'accumulatore. La soluzione più gettonata è quella di effettuare un ponte mediante uno starter o un'altra batteria. Ma è opportuno sapere che, se la batteria è rimasta ferma per un lungo periodo, non sarà in grado di ricaricarsi in modo efficiente, in quanto l'energia fornita dal ponte si esaurirà nel giro di poco tempo (generalmente secondi) rendendo impossibile l'accensione della moto. Infine, tra le tecniche più utilizzate vi è "l'accensione a spinta": questo metodo consiste nell'inserire la marcia (consigliato usare la seconda), tenere la frizione premuta e rilasciarla quando si raggiunge una velocità congrua al rapporto inserito (come un normale cambio marcia) prestando attenzione a non accelerare troppo. Mettendo in pratica queste semplici dritte, sarà semplice imparare come avviare la moto con la batteria scarica.