Uno dei metodi maggiormente utilizzati in questi casi, è quello di far partire l'auto in panne collegandola ad un'altra vettura tramite degli appositi cavi: questi ultimi sono facilmente reperibili in qualsiasi negozio di autoricambi e devono essere scelti in base alla potenza della batteria della vettura da avviare. Il primo passo da compiere in questo caso, è quello di avvicinare le auto, disponendole in modo tale che la lunghezza dei cavi sia sufficiente a collegare le batterie. È fondamentale che le auto non entrino in contatto tra di loro ed è necessario assicurarsi che le batterie abbiano lo stesso voltaggio e che non presentino rotture o perdite di liquidi. Dopo aver eseguito le verifiche del caso, mantenendo l'auto che dovrà fornire corrente alla vostra accesa, collegate la pinza rossa al polo positivo della batteria scarica e l'altra estremità del cavo rosso sul polo positivo della batteria carica; successivamente collegate la pinza nera sul polo negativo della batteria carica e la restante pinza nera sul polo negativo della batteria scarica. L'operazione appena descritta, deve essere eseguita mantenendo accesa la vettura avente la batteria carica, in quanto, in caso contrario, la batteria scarica assorbirebbe la carica di quella carica con il risultato di scaricarle entrambe. A questo punto è necessario attendere circa cinque minuti, al termine dei quali sarà possibile provare a mettere in moto l'auto in panne. Se il tentativo andasse a vuoto, potete provare ad attendere altri cinque minuti e riprovare, magari tenendo la vettura accesa ad un regime superiore i 2000 giri al minuto per dar modo all'alternatore di esprimersi al massimo. Non appena il motore si avvia, scollegate i cavi, procedendo in ordine inverso rispetto a quello seguito precedentemente. Lasciate il motore acceso per almeno venticinque minuti, possibilmente mantenendo la vettura in marcia.