L'albero motore è realizzato principalmente in ghisa o in acciaio fuso, è facilmente riconoscibile in quanto ha una forma caratteristica: poiché i perni di biella non sono in asse con i perni di banco viene anche detto albero a "gomiti" o a "collo d'oca".
L'angolo dell'asse dei perni di biella rispetto ai perni di banco è determinata dal tipo di motore: questo perché deve essere necessariamente rispettata la regolare successione delle fasi dei cilindri. Tanto per farvi capire, ogni albero motore ha tante manovelle quanti sono i pistoni e, in fase di progetto, saranno disposte equamente distanti nell'arco dei 360° attorno all'asse dello stesso. La disposizione si basa sull'ordine di accensione dei cilindri. Un motore 3 cilindri avrà un ordine di accensione pari ad 1-2-3. Cioè la combustione avviene prima nel cilindro 1, poi nel 2 ed infine nel 3, separatamente gli uni dagli altri. Le manovelle saranno disposte a 120° l'una dall'altra (120° x 3 = 360°). Nel caso di un motore 4 cilindri di tipo tradizionale, i cilindri accendono con l'ordine 1,4-2,3. Quindi avremo contemporaneamente la combustione sia nel cilindro 1 sia nel 4. Successivamente, toccherà al 2 ed al 3 allo stesso modo. In questo caso avremo solo due manovelle, distanti di 180°, perché i cilindri funzionano a coppia (180° x 2 = 360°). Ogni perno di biella si infulcra, tramite una bronzina, con una biella appunto, che a sua volta si collega direttamente al pistone. Quando quest'ultimo si muove, è proprio la biella a spingere le manovelle, verso il basso. Essa non è fissa sulla propria verticale ma è libera di ruotare di qualche grado attorno ad un perno. In questo modo l'albero comincia a ruotare. Sia chiaro che quest'ultimo ruota attorno al proprio asse. Inoltre è perpendicolare alla verticale del cilindro, altrimenti il moto non si potrebbe trasferire.