Pensando ai terreni o alle strade disastrate, senza questi dispositivi, le automobili o le moto diventerebbero ancora meno stabili per colpa della perdita d'aderenza delle ruote e ciò provocherebbe una perdita di controllo del mezzo poiché, seppur l'energia venisse assorbita inizialmente dalle ruote, la medesima verrebbe scaricata bruscamente sul veicolo e sull'abitacolo.
Pertanto, l'impiego degli ammortizzatori previene alcuni spiacevoli inconvenienti, permettendo l'uso di molle maggiormente morbide per le sospensioni; generalmente, un ammortizzatore è composto da due cilindri coassiali:
- uno interno, dove scorre lo stantuffo ed è presente uno stelo ancorato al telaio;
- uno esterno.
Quando avviene una sollecitazione esterna, grazie al movimento di questi cilindri coassiali, le vibrazioni vengono assorbite: gli ammortizzatori più conosciuti sono quelli "a fluido" (che utilizzano un olio), "a gas" (dove l'olio è unito al gas), "ad effetto magnetico" (che sfruttano alcune correnti parassite) o "mass damper" (che impiega una massa scorrente su un asse). Dopo aver acquistato il prodotto lubrificante giusto, bisognerà sollevare l'automobile dal suolo: potrete naturalmente utilizzare il cric. Ma l'ideale sarebbe avere a disposizione un ponte sollevatore da officina. Successivamente, quando la ruota sarà sollevata da terra, sarà necessario individuare lo stelo dell'ammortizzatore dietro le ruote.