Prendiamo un pennello ed eliminiamo tutta la fuliggine che si è accumulata sulla parte esterna del radiatore, per evitare che l'uso del pressurizzatore d'aria la faccia penetrare all'interno della struttura otturandola, e di conseguenza costringendoci poi a smontarla per eliminare l'inconveniente creato. Dopo aver eseguito tale manovra, possiamo finalmente utilizzare l'aria compressa. Nello specifico si tratta innanzitutto di tenere la bocchetta ad un distanza ottimale di almeno dieci centimetri, poiché il getto violento potrebbe far staccare le cellette di cui il radiatore si compone. L'azione con questo funzionale strumento, richiede tuttavia delle manovre che qui di seguito ci apprestiamo a descrivere. Nello specifico si tratta di cominciare da un lato della parte alta del radiatore, e poi dirigersi verso quello opposto con movimenti in orizzontale, in modo che lo sporco tenda sempre a cadere verso il basso, e mai all'interno della struttura raffreddante.